Hai inviato una mail pensando di ottenere molte vendite ma i risultati non sono quelli previsti? Hai sempre sentito parlare di Deliverability e invio di email ma non hai capito ancora che cosa sia? Non preoccuparti, abbiamo pensato di scrivere per te questa guida semplice e chiara per guidarti nel mondo dell'emailing ed evitare una volta per tutte la cartella SPAM.
Indice
- Cos’è la Deliverability
- Perché un’email non arriva a destinazione?
- Best Practice per evitare la cartella SPAM
- 1. Rimuovi gli indirizzi email inesistenti
- 2. Rimuovi i contatti inattivi
- 3. Solo contatti opt-in
- 4. Mantieni la promessa fatta per l'iscrizione
- 5. Evita le spam word nel contenuto della tua email
- 5. Assicurati che il mittente sia facilmente riconducibile a te
- 7. Effettua invii regolari
- 8. Semplifica la possibilità di disiscriversi
Cos’è la Deliverability
Se hai a che fare con l’Emailing e vuoi implementare una strategia di email marketing avrai sicuramente sentito parlare di Email Deliverability.
L’email deliverability è la capacità di recapitare messaggi di posta elettronica nell’inbox dei contatti di un database, senza finire nella casella “spam”.
Perché è importante avere una buona Deliverability?
- Senza una buona deliverability tutte la consegna delle email finirà casella di SPAM andando quindi ad interferire sulle tue conversioni poiché gli utenti non potranno aprirle e cliccare.
- Avrai una cattiva reputazione del mittente, come approfondiremo più avanti
In poche parole un cattivo tasso di deliverability o tasso di consegna non farà recapitare le tue email correttamente al tuo database di contatti non scaturendo alcun risultato nelle tue campagne di email marketing.
Inoltre un cattivo tasso di deliverability andrà ad intaccare non solo l’email marketing ma anche tutte le email transazionali.
Perché un’email non arriva a destinazione?
Abbiamo quindi capito che la deliverability ha a che fare con il mancato recapito nella casella di posta principale e quella di SPAM (posta indesiderata), ma perché parliamo di tasso? Nel concreto perchè una mail non dovrebbe arrivare a destinazione?
Le email inviate ma che non giungono a destinazione perché può essere rifiutata dagli ISP (Internet Service Providers). Gli ISP, sono come dei controllori infatti il loro compito è quello di proteggere gli utenti mandando direttamente in SPAM tutte le comunicazioni di poca rilevanza.
Per poter passare alla grande il controllo degli ISP è necessario avere una buona reputazione come mittente (sender reputation). Se la reputazione del tuo mittente è bassa le tue comunicazioni andranno quindi molto probabilmente in SPAM.
Vediamo quindi una lista di fattori che vanno ad intaccare la tua deliverability e reputazione del mittente:
- Reputazione del mittente e del server di invio e indirizzo ip.
- Aggiornamento del database utilizzato per l’invio.
- Contenuto dell’email e confezionamento
Crea facilmente campagne di email marketing
Non è necessario avere conoscenze tecniche o di web design, con Brevo puoi creare le tue email in pochi passaggi 🚀.Best Practice per evitare la cartella SPAM
Queste buone pratiche si applicano a tutti coloro che inviano email di marketing. Non sono necessarie conoscenze tecniche.
1. Rimuovi gli indirizzi email inesistenti
Pulire la tua mailing list è una delle cose più importanti che puoi fare come email marketer.
Anche se mantenere contatti vecchi o non attivi può sembrare una buona idea (o almeno una bella botta di autostima), può danneggiare i risultati delle tue campagne e la tua deliverability in generale.
Ci sono due tipi di indirizzi email inesistenti:
- Indirizzi email che gli abbonati hanno inserito con degli errori di battitura
- Indirizzi email inattivi e non più in uso
Per evitare che vengano inseriti indirizzi sbagliati, imposta un processo di double opt-in. Prima di essere aggiunto alla lista, l'abbonato riceverà un'email con un link per confermare l'indirizzo email. Il doppio opt-in è altamente raccomandato.
Gli indirizzi email inattivi produrranno un hard bounce (rimbalzo). Gli hard bounce danneggiano la deliverability delle email. Questi indirizzi devono essere eliminati.
Brevo rende il lavoro facile. Inseriamo automaticamente nella blocklist tutti gli indirizzi che producono un hard bounce. Questo significa che non potranno più ricevere email dal tuo account.
Puoi vedere tutti i tuoi hard bounce filtrandoli nella pagina dei contatti del tuo account.

Un'altra buona ragione per rimuovere le email inattive è la possibilità che tra di esse si nascondano le spam trap.
Cos'è una spam trap?
Una spam trap o è un indirizzo email utilizzato dai provider di posta elettronica per identificare gli spammer che utilizzano vecchi indirizzi email abbandonati. Come funziona: il provider di posta elettronica sa che l'indirizzo è fuori uso. Così, quando una mail parte dall’email service provider, è ovvio che l'indirizzo è stato ottenuto illegalmente o acquistato. Su quella piattaforma il mittente viene quindi contrassegnato come spam per tutti i destinatari.
2. Rimuovi i contatti inattivi
Hai abbonati che non aprono le email da sei mesi? O addirittura un anno? Sbarazzatene.
I contatti inattivi danneggiano la deliverability e finiranno in segnalazioni di spam. Abbassano i tassi di lettura della tua campagna, che hanno un impatto negativo sulla tua reputazione di mittente presso i provider di posta elettronica (gmail, yahoo, outlook).
Cos'è la reputazione del mittente?
La reputazione del mittente (o sender reputation) è uno dei criteri che i provider di posta elettronica utilizzano per determinare se sei un mittente cattivo. Si basa sul tasso di apertura delle email precedenti, sull’alto tasso di segnalazioni come spam o soft bounce al server di posta, frequenza di invio e su altri precedenti comportamenti d'emailing.
Ci sono diverse ragioni per cui un abbonato potrebbe essere meno attivo:
- Le tue email non raggiungono la sua casella di posta del destinatario (vengono filtrate nello spam)
- La persona non è più interessata al tuo business
- Riceve troppe email e le tue si perdono nel mucchio
Quindi, cosa puoi fare?
Monitora costantemente il tuo database.L'unica cosa da fare è metterli in blacklist o eliminarli definitivamente.
Un contatto inattivo difficilmente aprirà le tue prossime email.
Se cerchi di contattarlo rischi solo di rovinare la tua reputazione mittente.
3. Solo contatti opt-in
Questo è un gioco da ragazzi.
Per molte persone, la casella di posta è uno spazio curato. Le email non richieste sono viste come un'invasione della privacy, e non vengono ben accolte.
Invia un'email di marketing a qualcuno che non l'ha richiesto e probabilmente sarà contrassegnata come spam.
Non solo, rischi di infrangere le leggi sulla protezione dei dati come il GDPR.
Alla fine quello che devi fare è solo questo: invia solo a contatti che sono al 100% opt-in e non comprare mai liste di contatti email.
4. Mantieni la promessa fatta per l'iscrizione
Un altro semplice consiglio. Invia solo il tipo di contenuto che i tuoi iscritti hanno scelto di ricevere.
Sii chiaro nel tuo modulo di iscrizione sul tipo di email che invierai e sulla frequenza.
Usa un linguaggio chiaro sui tuoi moduli di iscrizione in modo da non turbare i tuoi contatti con email indesiderate.
5. Evita le spam word nel contenuto della tua email
Quando il provider di posta elettronica riceve un'email, controlla l'oggetto e il contenuto alla ricerca di parole e frasi di spam.
Sapevi che ci sono tipi specifici di contenuto che fanno scattare il filtro antispam? Quando scrivi la tua campagna email, evita di:
- Scrivere tutto in maiuscolo
- Usare troppa punteggiatura (per esempio un uso eccessivo di punti esclamativi)
- Usare il carattere rosso
- Uso eccessivo di parole spam (gratis, economico, affare, $$$, bonus, urgente, non aspettare, ecc.)
- Errori HTML
Presta particolare attenzione all'oggetto
Anche l'oggetto della tua email influisce sulla deliverability.
Quando crei l'oggetto, assicurati di:
- Evitare click-bait e false promesse. Certo, potrebbe indurre qualcuno ad aprire l'email, ma porterà anche alla frustrazione e alla perdita di fiducia. Questo spinge le persone a disiscriversi e a segnalarti come spam. Tutto sommato, un ottimo modo per uccidere la tua sender reputation.
- Rendi l'oggetto interessante, intrigante e pertinente. Come menzionato sopra, non dovresti esagerare. Quello che dovresti fare è di rendere il tuo oggetto attraente. Dai un'occhiata alla nostra lista guida per ottimizzare l'oggetto delle tue email.
5. Assicurati che il mittente sia facilmente riconducibile a te
Quando la tua email appare nella casella di posta del tuo contatto, vuoi essere sicuro che sappia che sei tu a inviarla. Non suoneresti il campanello di qualcuno con una maschera, giusto? (a meno che non sia Halloween, naturalmente).
Scherzi a parte, vuoi che le tue email di marketing abbiano un aspetto professionale.
Usa il dominio del tuo sito web aziendale nell'indirizzo email del mittente. Questo evita qualsiasi esitazione e i tuoi contatti ti prenderanno più seriamente.
Quando imposti il nome del mittente (il nome che appare come mittente nella casella di posta), scegli un nome che includa anche il nome della tua azienda.
Per esempio, io invio la nostra newsletter come "Stefania @ Brevo". In questo modo, i destinatari sanno che viene da Brevo, ma l'aggiunta del mio nome, dà quel tocco in più che la rende più personale. Si può anche scrivere il classico "[Azienda] Team", anche se questo non è così personale.

Se usi solo il tuo nome e cognome, i destinatari non è detto che riescano. a riconoscerti e potrebbero cancellare la tua email immediatamente.
7. Effettua invii regolari
La regolarità è un altro fattore importante per migliorare l'engagement dei lettori con le tue campagne email. Trovare il momento giusto e la frequenza aiuta:
- Far arrivare la tua email nella casella di posta dei lettori nel momento in cui sono più attivi
- Creare il senso di attesa. I tuoi lettori sanno arriveranno le tue nuove campagne e quindi le aspetteranno con impazienza
- Trovare il momento giusto del giorno o il giorno della settimana per inviare le email può richiedere alcuni test, ogni pubblico è diverso. Alla fine questa ricerca darà i suoi frutti
Se inviare al momento giusto e con la giusta frequenza aumenterai la probabilità che i contatti aprano e clicchino sulle tue email. E ricordati, tutto ciò che migliora l'engagement, migliora anche la deliverability.
La funzione di Brevo "Invia all'orario migliore" elimina qualsiasi dubbio e sceglie al tuo posto il momento giusto in base ai dati di engagement precedenti. È disponibile con il nostro piano Premium.
8. Semplifica la possibilità di disiscriversi
L'abbiamo detto prima e lo ripetiamo: NON vuoi mantenere i contatti nella tua lista se non sono interessati al tuo contenuto. Questo farà solo male all'engagement.
Semplifica la procedura per annullare l'iscrizione alla mailing list, in questo modo i contatti che hanno perso interesse potranno facilmente discriversi. Altrimenti, non riuscendo a trovare il pulsante di discrizione potrebbero sentirsi frustrati e segnalarti come spam.
Per semplificare la procedura basta avere un link di disiscrizione ben visibile nel footer della tua email.