Ottobre 10, 2022

Cos’è lo spam? Come evitare di finire in spam? Ecco la guida che cercavi

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Se le tue email sono consegnate nello spam vuol dire che la tua reputazione di invio si è abbassata e che bisogna immediatamente intervenire.

Ma facciamo un passo indietro.
Cos’è lo spam? Perché si finisce in spam? Come si fa ad evitare che le email vengano consegnate in spam?
In questo articolo scopriremo:

  • perché alcune email vanno in spam
  • come evitare che le email vadano in spam

Una volta che avrai familiarizzato con questi argomenti leggendo la nostra guida completa, potrai prendere le misure necessarie per assicurarti che le tue email vengano consegnate nella cartella di posta in arrivo.

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Non è necessario avere conoscenze tecniche o di informatica, con Brevo puoi creare le tue newsletter in pochi clic.

 

Perché alcune email vanno in spam?

La ragioni per le quali le email vengono consegnate nella cartella di spam sono molteplici. Si tratta spesso di un’insieme di fattori più che di un problema specifico.
In poche parole, alcuni elementi dipendono dal tuo router e altri da te.

Il coinvolgimento dei contatti

Il fattore più importante è sicuramente il coinvolgimento dei tuoi contatti, cioè la loro reazione alle tue email.

Un alto coinvolgimento corrisponde a:

  • Un alto tasso di apertura
  • Un alto tasso di clic
  • Un bassissimo tasso di disiscrizione
  • L’aggiunta del mittente in rubrica
  • Risposte al mittente
  • Pochissimi clic su “Segnala come spam”
  • Conversazione spostata in posta in arrivo

L’alto tasso di coinvolgimento non potrà che derivare dalla qualità delle liste dei tuoi contatti.
Questi ultimi dovranno essere:

  • Opt-in
  • Recenti
  • Altemente interessati alla ricezione delle tue email

L’elemento che determina il basso coinvolgimento dei contatti è il numero di reclami, quindi il numero di contatti che hanno cliccato su “segnala questa campagna come spam“.

Per calcolare il tasso di reclami registrati per una determinata campagna puoi utilizzare la seguente formula:

Tasso di reclami = (numero di reclami ricevuti su un determinato ISP/numero di email consegnate su quel ISP) x 100

L’alto tasso di reclami lancia un segnale chiaro all’ISP (server di posta) e indica che le email che stai inviando non sono gradite. Brevo permette di verificare il tasso di reclami generati da una campagna.

Tuttavia non tutti gli ISP ci comunicano questa informazione. Puoi verificare le segnalazioni come spam provenienti da indirizzi Hotmail, Yahoo, AOL ma non per quelle provenienti dagli indirizzi di contatto Gmail per esempio.

Tieni a mente che se hai dei reclami su alcuni ISP, ne avrai sicuramente per altri ISP, anche se non lo comunicheranno direttamente.

Report segnalazioni spam

Gli ISP fanno molta attenzione al tasso di reclamo, quindi ti consiglio di mantenere il tasso sotto lo 0,1%.

Sopra questa soglia la tua reputazione di invio si abbasserà e comprometterà i risultati delle tue prossime campagne.

Se i tuoi contatti non sono interessati alle tue campagne:

  • i tassi di apertura e clic saranno bassi
  • i tassi di disiscrizione saranno alti
  • i tassi di reclamo saranno alti.

L’ISP rileverà quindi che le tue campagne generano scarso interesse e le inserirà nella casella di spam dei tuoi contatti.

Allo stesso modo, se i tuoi utenti ti trovano nella cartella spam, e non fanno clic su “questo non è spam” durante la lettura della tua email, verrà inviato un segnale negativo all’ISP.

Curiosità: conosci l’origine della parola spam? Spam è l’abbreviazione di “spiced ham” ed è un tipo di carne in scatola. La carne in scatola spam è la centro di uno sketch del gruppo comico inglese Monty Python. Nel loro sketch una coppia di coniugi va in un ristorante. Il menu prevede come ingrediente principale di ogni piatto SPAM ed è impossibile avere un piatto senza! Lo SPAM è dappertutto anche se non è richiesto!

Per vedere il video dello sketch clicca qui

Come evitare che le email vadano in spam?

1. Personalizza le tue email usando un programma per inviare gratis email massive

IInvece di un saluto vago e generale che normalmente accompagna la maggior parte delle campagne di email marketing inviate per posta, è possibile utilizzare un software specializzato come Brevo o Mailchimp per creare un messaggio personalizzato con il nome della persona che lo riceverà.

Questo farà sentire i clienti come unici piuttosto che uno dei tanti.

2. Se non è SÌ, è NO!

Da bravo marketer prima di effettuare l’invio di email devi assicurarti che i destinatari abbiano dato precedentemente il consenso a riceverle. Senza questa autorizzazione, invii delle email non richieste, e sicuramente….trrr (rullo di tamburi)… Finiranno nella cartella spam del tuo contatto.

Acquistare un database contatti è uno dei modi più facile di venir riconosciuto come spammer.

Potresti ritrovarti nel limbo delle email (Spam o segnalazioni come spam) se invii delle email massive a dei contatti che avevano sì richiesto di ricevere le tue email, ma per fini diversi dalle newsletter o promozioni.

Se è da un po’ che non invii un’email ai tuoi abbonati, come prima cosa inviagliene una per richiedere se vogliono ancora ricevere le tue comunicazioni.

In questo modo potrai raccogliere nuovamente il loro consenso in linea con il GDPR, e assicurarti che chi riceverà le tue future comunicazioni non ti segnalerà come spam.

Conferma iscrizione double opt-in

3. Usa un mittente riconoscibile

Ti consiglio d’inviare delle email da un indirizzo email che contiene preferibilmente un nome di persona piuttosto che il nome del brand o del dominio, in modo che la maggior parte dei clienti possano riconoscerti e che i provider di posta elettronica possano considerare come sicuro.

Ti stai chiedendo perché è così importante scegliere un nome newsletter? Beh è molto semplice.

Ogni giorno ognuno di noi riceve un numero considerevole di email nella propria casella di posta e bisogna decidere quale aprire. È dimostrato che preferiamo aprire le email che includono un nome di persona, piuttosto che il nome di una marca o un nome impersonale.

Gli indirizzi come nome cognome @brand o tutte le possibili combinazioni di questo tipo sono una buona opzione.

Soprattutto per favore evita i domini come noreply @ brand o 1467ity @ brand se non vuoi finire in posta indesiderata.

Davvero non farlo!

4. Cura l’estetica

Assicurati che l’intera estetica delle tue email sia in linea col tuo marchio.

Evita le accozzaglie di colori, potrebbero distrarre il lettore e trasmettere un messaggio non chiaro.

Anche le dimensioni irregolari e i colori dei caratteri presenti nell’oggetto mettono in allarme i filtri antispam, come anche i testi invisibili (testo bianco su fondo bianco per esempio).

Abbi cura della tipografia e dell’aspetto visivo delle tue email massive!

Mail finita in spam

5. Non URLARE

Su internet, utilizzare le maiuscole quando si scrive equivale a urlare e A NOI NON PIACE.

Evita l’uso di maiuscole all’interno dell’oggetto. Evita inoltre l’uso, all’interno dell’oggetto, di parole come:

  • gratis
  • denaro
  • economico

Questo tipo di parole equivale all’acquisto di un biglietto di sola andata verso la cartella SPAM.

6. Evita le parole spam

Il modo migliore per assicurarsi di preservare la reputazione del proprio indirizzo IP e consegnare le proprie comunicazioni è quello di evitare di inserire nell’email le cosiddette parole spam.

Se possiedi un e-commerce sicuramente farai delle promozioni in determinati periodi. Evita le parole come:

  • Affare
  • Offerta esclusiva
  • costo

Per scoprire tutte le parole in italiano considerate come spam leggi il nostro articolo sulla lista di parole che attivano i filtri antispam.

Conclusione

Dopo aver compreso come verificare se le tue campagne sono spam e perché ciò avviene, devi prendere le precauzioni necessarie per garantie che le tue email arrivino nella cartella di posta in arrivo dei tuoi contatti.

Hai bisogno di un router affidabile? Brevo ti aiuta a controllare meglio la consegna delle tue email. Crea un account ora!

I 2 elementi che possono farti finire in spam sono:

  • Basso tasso di coinvolgimento dei tuoi contatti
  • Creazione e contenuto dell’email

Se presti attenzione a questi due fattori e lavori per avere un buon database contatti e un contenuto in linea con il tuo business, potrai inviare in tutta tranquillità le tue comunicazioni e salvaguardare la tua deliverability. Non dimenticare che queste regole valgono anche per le email transazionali.

Sei pronto a inviare email massive senza finire in spam?

Brevo è un software per l’invio delle email e non solo.

 

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