La welcome email è un passaggio fondamentale nel percorso del cliente: stabilisce la prima impressione e può determinare il successo della tua strategia di email marketing.
Se ben progettato, un messaggio di benvenuto può aumentare il tasso di apertura e incentivare il primo acquisto, mentre un'email generica può finire nella casella di posta indesiderata.
In questo articolo esploreremo 10 esempi di welcome email, analizzando cosa funziona e e i potenziali rischi di ogni specifica tipologia. Ti spiegheremo anche dove puoi scaricare template gratuiti di welcome email per prendere ispirazione e applicare subito queste strategie al tuo business.
Indice
- In cosa consiste una welcome email?
- Perché è così importante inviare una welcome email?
- 10 esempi di email di benvenuto efficaci
- 1. Esempio di una welcome email di presentazione
- 2. Messaggio personalizzato
- 3. Email con sconti e offerte di benvenuto
- 4. Onboarding e istruzioni per iniziare
- 5. Versione di prova gratuita
- 6. Video e GIF
- 7. Invito a scaricare un allegato
- 8. Catalogo prodotti
- 9. Email per salvare il contatto
- 10. Promozione del blog o del sito web
- Dove trovare i migliori modelli gratuiti di welcome email?
- Pronto a creare la tua welcome email?
In cosa consiste una welcome email?
Non hai ben presente cos’è una welcome email?
Una welcome email è un messaggio automatico inviato ai nuovi abbonati o clienti per accoglierli in maniera calorosa e fornirgli contenuti interessanti o informazioni utili.
Si tratta di un messaggio automatico inviato ai nuovi iscritti o ai nuovi clienti per accoglierli in maniera calorosa e fornirgli contenuti interessanti o informazioni utili.
A differenza di ciò che potrebbe sembrare, un’email di benvenuto non rappresenta solo un semplice ringraziamento o una conferma dell’avvenuta iscrizione ma una vera e propria opportunità strategica per conquistare potenziali clienti.
Perché è così importante inviare una welcome email?
Ci sono numerosi motivi per cui le welcome email dovrebbero essere la base della tua strategia di marketing. Scopriamo insieme i più importanti.
1#. Sono molto più efficaci rispetto alle newsletter standard
Analizzando oltre 30 miliardi di email a livello globale, GetResponse ha rilevato che le email di benvenuto vantano un open rate eccezionale, 83.63%, e un click-through rate del 26,9%.
Questo le rende fino a 4 volte più efficaci nelle aperture e 10 volte più performanti nel CTR rispetto a una newsletter standard.
2#. Favoriscono una connessione immediata con il cliente
Con una email di benvenuto efficace puoi creare fin da subito un rapporto con i tuoi iscritti e fare in modo che abbiano tutte le informazioni necessarie per iniziare a utilizzare il servizio.
Questo primo contatto con gli utenti può rafforzare il senso di appartenenza e aumentare la probabilità che si fidelizzino a lungo termine.
3#. Incentivano il primo acquisto
Sapevi che gli incentivi come un codice sconto o una promozione speciale, se inseriti in una welcome email, possono migliorare i tassi di conversione?
Questi tipi di offerte creano un senso di urgenza nell’utente e lo “spingono” a fare il primo acquisto.
4#. Evitano che le newsletter finiscano in spam
Includere nella welcome email un invito a salvarti nella rubrica della casella di posta dell'utente aiuta a evitare che le tue email finiscano nella cartella spam.
Questo è particolarmente utile per garantire che le comunicazioni future vengano ricevute senza inconvenienti.
10 esempi di email di benvenuto efficaci
Ora che sai quanto sia importante inviare un’email per accogliere i tuoi nuovi iscritti o abbonati, analizziamo insieme 10 tipologie di welcome email, con esempi che abbiamo trovato particolarmente efficaci.
Una volta che avrai afferrato cosa funziona e quali sono i potenziali rischi di questi tipi di email di benvenuto, potrai personalizzare il tuo messaggio.
1. Esempio di una welcome email di presentazione
Il messaggio di benvenuto è un'ottima opportunità per presentare la tua attività ai nuovi abbonati. Tuttavia, un'email di presentazione non deve focalizzarsi solo sulla tua azienda e sui suoi prodotti: il rischio è di annoiare le persone e convincerle che ti importi solo fatturare.
Il modo migliore per connetterti con i tuoi clienti è adottare il loro punto di vista. Parla di ciò che fai, ma soprattutto evidenzia il valore che puoi offrire, in linea con la tecnica di marketing nota come value-based selling.
Un esempio eccellente di questo approccio è Patagonia, che utilizza la welcome email non solo per ringraziare i nuovi iscritti, ma anche per raccontare la propria missione e i valori fondamentali dietro al brand.

Invece di presentare semplicemente i prodotti che vende, Patagonia mette in primo piano il proprio impegno ambientale, spiegando come ogni acquisto contribuisca alla salvaguardia del pianeta.
Inoltre, nella sua welcome email il brand introduce i nuovi iscritti alla sua community e offre spunti su come possono partecipare attivamente alle iniziative ambientali attraverso Patagonia Action Works.
In questo modo non solo informa i clienti, ma crea un legame emotivo con loro, che contribuisce ad aumentare il senso di appartenenza e la fidelizzazione degli stessi.
Potenziali rischi di questo tipo di welcome email:
- Apparire troppo generici o standardizzati, riducendo l’impatto emotivo del primo contatto.
- Una comunicazione troppo informativa può confondere l’utente se non ben focalizzata sui benefici immediati.
2. Messaggio personalizzato
Quando parliamo di "personalizzare" un messaggio, intendiamo adattarlo alle specifiche caratteristiche del destinatario.
In questo modo, la welcome email si trasforma in un'esperienza su misura per l’utente perché sa già dall’inizio che quel messaggio che ha ricevuto non sarà al 100% uguale a quello di un altro.
La piattaforma di email marketing di Brevo permette di personalizzare l'oggetto e i contenuti dell'email in base agli attributi di contatto, come il nome, la località o ulteriori informazioni che hai raccolto sugli utenti. Questo tipo di personalizzazione aumenta notevolmente le probabilità che l'email venga aperta e letta, perché il destinatario si sente riconosciuto e coinvolto.
Inoltre, se vuoi personalizzare le tue email di benvenuto, puoi usufruire della funzionalità di web tracking: in pratica, ti permette di inviare un'email di attivazione o follow-up basata sulle pagine che l'utente ha visitato sul tuo sito.
Ad esempio, se un nuovo iscritto ha visualizzato una pagina prodotto, puoi inviare un'email di benvenuto che fa riferimento a quel prodotto specifico, aumentando l'interesse e la possibilità di una conversione.
Se non hai già a disposizione queste informazioni, puoi sempre chiedere agli abbonati di fornire dettagli extra al momento dell'iscrizione. Ad esempio, Kiko si rivolge direttamente ai propri clienti chiamandoli per nome, il che crea un messaggio molto più personale e accogliente.

Potenziali rischi di questo tipo di welcome email:
- L’eccesso di personalizzazione può risultare invadente, soprattutto se non è chiara la provenienza dei dati utilizzati
- Errori nella personalizzazione (nomi sbagliati o dati imprecisi) possono compromettere la fiducia nel brand
3. Email con sconti e offerte di benvenuto
Stando a una ricerca di Invespcro, includere offerte nelle email di benvenuto può aumentare i ricavi del 30% per email rispetto a quelle senza promozioni.
Ecco spiegato il motivo per cui molti e-commerce offrono sconti per il primo acquisto, promozioni speciali o offerte "prendi due paghi uno" nella welcome email.
Per essere davvero efficaci, le email devono mostrare chiaramente il codice sconto o le istruzioni per riscattarlo. Ad esempio, nell’email di The North Face viene offerto un semplice sconto del 10% con il codice da usare, accompagnato da una CTA chiara e diretta: "Acquista ora".
Inoltre, The North Face evidenzia chiaramente quando scade lo sconto, il che è fondamentale per creare il senso di urgenza nel consumatore.

L’obiettivo è portare i nuovi iscritti a compiere subito un acquisto, così da raccogliere dati preziosi sulle loro preferenze.
Offrire uno sconto è un’ottima strategia anche per incentivare la verifica double opt-in. Le email di conferma non devono essere semplici messaggi freddi con un link di attivazione: puoi renderle più coinvolgenti inserendo un’intestazione o un banner in evidenza che metta in risalto lo sconto o l’offerta che l’utente riceverà dopo la verifica.
Potenziali rischi di questo tipo di welcome email:
- Offrire sconti fin dal primo messaggio può diminuire il valore percepito del brand nel lungo termine
- L’uso eccessivo di offerte potrebbe indurre gli utenti a cercare sempre il prezzo più basso, riducendo il margine di profitto
4. Onboarding e istruzioni per iniziare
Immagina di iscriverti a un servizio e non sapere come usarlo: sarai molto propenso ad abbandonarlo, a meno che tu riceva uno strumento che ti guidi a compiere i primi passi.
La welcome email diventa così un'ottima occasione per spiegare il funzionamento di una piattaforma. Ma quali sono i trucchi per costruire al meglio un’email di onboarding?
Innanzitutto, bisogna semplificare i concetti, soprattutto se la configurazione richiede molti passaggi. Testi troppo lunghi o confusi potrebbero far abbandonare la lettura.
Guarda ad esempio cosa fa Tinder: con un design semplice mostra le funzioni principali, assicurandosi che tutti i suoi nuovi utenti sappiano come usare l’app.

Per rendere il processo di onboarding ancora più coinvolgente, puoi aggiungere video, tutorial o gif.
E non dimenticare di mantenere i tuoi clienti informati quando rilasci nuove funzionalità o aggiornamenti. Senza conoscere le nuove capacità e come utilizzarle, gli utenti potrebbero perdere interesse nel tempo e finire per disiscriversi dal tuo servizio.
Potenziali rischi di questo tipo di welcome email:
- Un eccesso di informazioni tecniche o istruzioni dettagliate può sopraffare l’utente, diminuendo l’engagement iniziale
- La mancanza di chiarezza o di un percorso guidato può creare confusione e frustrazione
5. Versione di prova gratuita
Quando un utente si iscrive a una versione di prova gratuita, la prima email che riceve solitamente funziona come un messaggio di onboarding: introduce le principali funzionalità del prodotto e guida l’utente al suo utilizzo.
Tuttavia, dopo questa prima comunicazione, è importante inviare una serie di email di follow-up che incentivino l'utente a iscriversi alla piattaforma a pagamento inserendo, ad esempio, la propria carta di credito. In particolare, la welcome email può essere un’ottima leva per spingerlo ad attivare un piano a pagamento, mettendo in evidenza i vantaggi esclusivi e ciò che rischia di perdere se decide di non proseguire.
Questo approccio sfrutta il bias della perdita avversa (loss aversion), un principio psicologico secondo cui le persone tendono a dare più peso alla paura di perdere qualcosa che al piacere di ottenere un beneficio. Una volta che un utente ha iniziato a usare il tuo prodotto, sarà più restio ad abbandonarlo, soprattutto se percepisce che perderà funzionalità di valore.
Se decidi di utilizzare questa strategia per il tuo business, prendi esempio da FrenchPod101.com. Dopo aver spiegato come accedere alla piattaforma, la loro email di benvenuto sottolinea che la prova gratuita scade dopo 7 giorni, ma rassicura anche gli utenti sul fatto che, anche dopo il periodo di prova, potranno continuare a usufruire di alcune funzionalità gratuitamente. In questo modo, rende il passaggio a un piano a pagamento meno drastico.

Potenziali rischi di questo tipo di welcome email:
- Non specificare chiaramente termini, durata e limitazioni della prova può generare aspettative errate o insoddisfazione
- Un supporto insufficiente durante il periodo di prova può portare a una scarsa conversione degli utenti in clienti paganti.
6. Video e GIF
Amabile, il brand di Martina Strazzer, utilizza un approccio originale nelle sue email di benvenuto: anziché limitarsi a un messaggio testuale, inserisce un meme con la scritta "We are so happy to have you" per coinvolgere e strappare un sorriso ai nuovi iscritti.
Questo tocco creativo rende il brand più autentico e aumenta le probabilità che l’utente condivida l’email con i suoi conoscenti.

Infatti, non esiste una strategia che catturi l’attenzione degli utenti più di inserire video o GIF animate nelle email: hanno migliori tassi di engagement e conversione sui social media e sulle landing page.
Certo, c’è da considerare che alcuni client di posta elettronica non supportano la riproduzione dei video incorporati, il che può causare un'esperienza negativa per l'utente.
Per ovviare a questo problema, potresti ricorrere a un piccolo trucchetto. Invece di un vero video, inserisci un’immagine statica che simula un’anteprima del video, accompagnata da un pulsante "Play" o "Guarda il video" e collegala a un link esterno.
In questo modo, l'utente, cliccando su di essa, sarà reindirizzato a una landing page dove il video è effettivamente riproducibile. Mi raccomando, però, flagga l’opzione "Apri in una nuova finestra"! Così i tuoi clienti non si dimenticheranno della tua bellissima newsletter.
Potenziali rischi di questo tipo di welcome email:
- File troppo pesanti o non ottimizzati possono rallentare il caricamento dell’email, influenzando negativamente l’esperienza utente.
- Elementi visivi eccessivamente distrattivi potrebbero far perdere di vista il messaggio principale.
7. Invito a scaricare un allegato
Gli utenti bramano i contenuti, per cui non stupirti che un invito a scaricare un allegato, come ebook o template gratuiti, funzioni bene come incentivo ad iscrivere gli utenti alla tua newsletter.
Attenzione però: è una di quelle situazioni in cui la maggior parte delle aziende e dei freelance commette errori.
Quando qualcuno si iscrive per ottenere una risorsa gratuita, la prima email che riceve non deve contenere solo un link che gli permette di scaricarla.
Bruceresti così un'importante occasione.
Gli abbonati te li sei assicurati perché stanno aspettando di ricevere qualcosa che vogliono. Devi cogliere però questo momento e fare un passo più avanti. Devi accompagnarli verso la fase successiva del funnel e convincerli ad acquistare o a seguirti con assiduità e permetterti di raggiungere il tuo obiettivo.
In questo esempio di welcome email di Lodgify, un famoso software per la gestione di case vacanze, l’utente ha effettuato l’opt-in per scaricare una guida gratuita. Come puoi vedere, l’email di benvenuto non si limita a fornire all’utente il contenuto scaricabile, ma approfitta dell’opportunità per mostrare nuovamente il software ed evidenziare le sue funzionalità principali.

Potenziali rischi di questo tipo di welcome email:
- Gli allegati possono essere bloccati dai filtri anti-spam o suscitare timori relativi alla sicurezza nell’utente.
- Scaricare file esterni può dare l’impressione di un’azione invasiva, specialmente se il contenuto non è anticipato in modo chiaro.
8. Catalogo prodotti
Se, invece, gestisci un e-commerce o un'attività che vende prodotti fisici, dovrai cercare di mostrarli al meglio sfruttando già da subito lo spazio e il messaggio di benvenuto della tua welcome email.
Puoi, ad esempio, inserire le novità che hai in catalogo, per cercare di impulsare le vendite dei nuovi prodotti, oppure quelli più venduti o di tendenza, esattamente come fa Callipo nella sua welcome email.

Altrimenti, se vuoi dare un’idea globale dei prodotti che offri, puoi condividere semplicemente le categorie. Questa è la strategia scelta da Pandora, che divide la prima email ai suoi clienti in tre sezioni, focalizzate rispettivamente su:
- Charm e bracciali
- Anelli
- Orecchini e collane

Se scegli questo approccio per la tua email di benvenuto, evita di trascrivere un elenco anonimo di prodotti o link e cerca di aggiungere sempre immagini per rendere la tua email più dinamica e di facile lettura.
Potenziali rischi di questo tipo di welcome email:
- Troppe immagini o informazioni sui prodotti possono generare un sovraccarico visivo e creare confusione.
- Se le immagini non sono di alta qualità, il brand rischia di apparire poco professionale o poco curato.
9. Email per salvare il contatto
Le newsletter spesso finiscono nella cartella spam.
Per evitare che questo accada, è bene inserire un reminder all'interno della tua welcome email per assicurarti che da quel momento in poi le tue email vengano consegnate nella cartella di posta in arrivo.
Prendi ispirazione da Petit Bateau, che consiglia ai suoi utenti di aggiungere l’indirizzo ai contatti e verificare nella cartella spam se la prima newsletter tarda ad arrivare.

Potenziali rischi di questo tipo di welcome email:
- Una richiesta troppo esplicita di salvare il contatto potrebbe sembrare eccessiva e invadere la privacy dell’utente
- Potrebbe essere percepita come una tattica troppo aggressiva se non integrata con un valore chiaro per l’utente
10. Promozione del blog o del sito web
Se hai un blog, puoi inserire un elenco dei post o delle risorse più popolari.
Dai il benvenuto ai nuovi iscritti alla newsletter del tuo blog e cogli l’occasione di aggiungere in fondo all’email dei suggerimenti per visitare gli articoli più rilevanti presenti sul tuo sito.
Se ti affidi a una piattaforma come Brevo sarai sicuro di consegnare le tue email nella casella di posta in arrivo grazie ad una deliverability altamente affidabile.
Il tasso di apertura sarà nettamente più alto delle normali campagne di email marketing perché questo tipo di email è attesa dai contatti e solitamente ci si aspetta che venga consegnata in tempo reale.
In questo modo potrai immediatamente creare del nuovo traffico sul sito e creare una prima relazione di fidelizzazione grazie all'automazione delle tue email di benvenuto.
Potenziali rischi di questo tipo di welcome email:
- Un’eccessiva promozione di contenuti esterni può distrarre dall’obiettivo principale della relazione con il nuovo contatto
- Se il contenuto promosso non è sufficientemente rilevante o aggiornato, può ridurre l’interesse e la fiducia del lettore
Dove trovare i migliori modelli gratuiti di welcome email?
Al giorno d'oggi non devi essere per forza un graphic designer per creare un modello di email di benvenuto dal forte impatto. Su Internet puoi trovare tantissime risorse che offrono modelli email gratuiti: ecco alcune delle migliori.
1. Brevo

La piattaforma di email marketing Brevo mette a disposizione di ogni marketer una galleria di modelli email ben progettati.
I modelli possono essere facilmente modificati e personalizzati per adattarsi al tuo marchio grazie all’editor Drag & Drop che ti permette di trascinare e incollare i blocchi all’interno della tua email ed aggiungere testo e immagini.
Creando un account Brevo gratuito, avrai accesso a oltre 70 modelli di email e una vasta gamma di altre funzionalità, tra cui il marketing automation e le email transazionali.
Inoltre, puoi creare una welcome email, impostare uno scenario di automation e inviare fino a 300 email, completamente gratis!
2. Stripo

Stripo dà accesso a oltre 350 modelli di email HTML gratuiti.
La parte migliore di Stripo è che puoi usarlo per rendere la tua email di benvenuto più accattivante grazie a delle interessanti funzioni come pulsanti animati CSS, effetti di rollover delle immagini e altri elementi interattivi.
A differenza di Brevo, Stripo non è un servizio di email marketing per cui non ti permette di inviare direttamente le email di benvenuto.
Per sfruttare al meglio le sue potenzialità, ti conviene creare la tua email con Stripo e poi esportarla su Brevo per inviarla. Il piano gratuito Stripo consente 4 esportazioni al mese verso gli ESP.
3. Mailchimp

Mailchimp è un software di email marketing all-in-one che offre una selezione di modelli di email gratuiti e un potente editor per personalizzarli facilmente.
Con un account gratuito, puoi accedere a modelli predefiniti e utilizzare l'editor Drag & Drop per personalizzarli con il tuo branding. Inoltre, con MailChimp puoi sfruttare la marketing automation per mandare le email di benvenuto ai tuoi clienti senza dover cambiare piattaforma.
4. HubSpot

Una valida alternativa a Brevo e Mailchimp è anche Hubspot: questo strumento di email marketing mette a disposizione numerosi modelli email gratuiti e non solo.
L'editor consente di personalizzare gratuitamente le email con immagini, testi e pulsanti, e offre numerose funzionalità complementari, tra cui lead generation e un software per la gestione della relazione con i clienti (CRM).
Pronto a creare la tua welcome email?
Ora che hai a mente gli esempi di welcome email più efficaci e sai dove trovare i template, cosa aspetti? Inizia subito a creare una email d’impatto per accogliere i nuovi clienti della tua attività.
Ecco una breve checklist che riassume gli aspetti su cui focalizzarti nella creazione di una welcome email.
- Usa un oggetto delle email coinvolgente
- Assicurati che l’email sia mobile-friendly
- Personalizza il contenuto con il nome dell’utente ma senza dati personali sensibili
- Includi una call to action chiara (Acquista ora, Scopri di più, etc.)
- Evita un linguaggio troppo promozionale
- Usa la marketing automation per segmentare il pubblico
Hai alcune strategie per le welcome email da aggiungere a questo elenco? Quale funziona (o non funziona) per te? Faccelo sapere scrivendo nei commenti!